giovedì 12 dicembre 2013

L'ultimo bacio

Ecco, era da un po' che sulle pagine dei quotidiani nazionali non risuonava una notizia talmente priva di senso, di credibilità, di logica, che temevo quasi che l'Italia stesse diventando un paese normale. Stavo leggendo con interesse e speranza le gesta dei Forconi, che sembrano star riuscendo a scuotere piazze e
coscienze, nonostante il presidente si ostini a sottovalutarli e a non reputarli rappresentativi dell'intero paese. Ma fossi in lui mi guarderei bene dall'auspicare una rivolta generale, considerando che se davvero scendessero in piazza i rappresentanti di ogni categoria, si ritroverebbe anche macellai, personal trainer, spadaccini, cacciatori e domatori di tigri, insomma gente che per mestiere è abituata a maneggiare attrezzi pericolosi e ad avere fisici ben allenati. E comunque, anche solo i forconi, se ben appuntiti, possono far male.

Ma non è questo il punto: dicevo, stavo leggendo di forconi, renzi e grilli vari, quando la mia attenzione è stata carpita da un titolo surreale: "La No Tav che baciò un poliziotto denunciata per violenza sessuale" . Che a pensarci bene potrebbe essere il titolo di un film della Wertmüller...se solo fosse accaduto nell'azzurro mare d'agosto...perché poi gli altri ingredienti ci son tutti: c'è l'insolito destino e il poliziotto, che come Mimì Metallurgico, si è sentito ferito nell'onore.
Ma a parte le reminiscenze cinematografiche, ciò che mi sembra surreale è associare un bacio (e quel tipo di bacio, che tutti abbiamo visto, immortalato sulle prime pagine dei giornali) al reato di violenza sessuale. E per fare chiarezza è meglio attenersi ai fatti, anzi alle parole. E queste sono quelle che recita il codice penale in materia di reato di violenza sessuale:
"Art. 609-bis.
Violenza sessuale:

Chiunque, con violenza o minaccia o mediante abuso di autorità, costringe taluno a compiere o subire atti sessuali è punito con la reclusione da cinque a dieci anni. Alla stessa pena soggiace chi induce taluno a compiere o subire atti sessuali:
1) abusando delle condizioni di inferiorità fisica o psichica della persona offesa al momento del fatto
;"
A tal proposito mi sembra che il poliziotto in questione fosse nel pieno delle sue facoltà fisiche. Su quelle mentali non ho la possibilità di confermare.
"2) traendo in inganno la persona offesa per essersi il colpevole sostituito ad altra persona."
È evidente che in quel frangente la ragazza era stata momentaneamente sostituita da una ninfomane: è risaputo che davanti a questa specie di donna il maschio fugge spaventato e inorridito.

Ma passiamo alle aggravanti, perché la ragazza rischia grosso. Infatti:
"La pena è della reclusione da sei a dodici anni se i fatti di cui all'articolo 609-bis sono commessi:
1) nei confronti di persona che non ha compiuto gli anni quattordici;
"
Ma anche se giovane, il poliziotto ha superato da un pezzo l'età per il patentino;
"2) con l'uso di armi o di sostanze alcoliche, narcotiche o stupefacenti o di altri strumenti o sostanze gravemente lesivi della salute della persona offesa;"
A meno che la ragazza non fosse afflitta da alitosi, pare che anche per le sostanze stupefacenti non ci sia aggravante;
"3) da persona travisata o che simuli la qualità di pubblico ufficiale o di incaricato di pubblico servizio;"
La divisa la indossava lui, non lei;
"4) su persona comunque sottoposta a limitazioni della libertà personale;"
Anche in questo caso, a parte il casco, sembra che la vittima non avesse ulteriori limitazioni;
"5) nei confronti di persona che non ha compiuto gli anni sedici della quale il colpevole sia l'ascendente, il genitore anche adottivo, il tutore."
Come sopra, nonostante la giovane età, diamo per certo che il poliziotto al momento del fatto avesse più di 16 anni. In caso contrario resterebbe da verificare che la ragazza non sia in realtà la sua mamma adottiva.

E adesso vediamo alcune definizioni di "bacio":
-dizionario Hoepli: "atto di amore, di affetto, di devozione o di deferenza che si compie accostando le labbra a qualcuno o a qualcosa, talvolta facendole schioccare";
-vocabolario Treccani: "atto compiuto applicando le labbra e premendole, per un tempo più o meno lungo, su persona o cosa in segno di amore, venerazione, affetto, devozione";
-Edmond Rostand (sì, lui, non la Perugina): "un apostrofo rosa fra le parole t'amo, un segreto detto sulla bocca."

Tutte cose belle, insomma: amore, affetto, devozione. Anche se poi la ragazza in questione ha detto che i poliziotti sono dei porci da appendere a testa in giù...ma questa è un'opinione sua personale più o meno condivisibile.

Ma per essere corretti e imparziali, vanno annoverati anche altri tipi di baci: c'è infatti anche il bacio dei mafiosi, che serve per suggellare patti e alleanze ma anche per condannare a morte un nemico. Ma in questo caso non sono state notate somiglianze della ragazza né con Riina né con Andreotti, pertanto il poliziotto non dovrebbe temere in tal senso; e c'è poi il bacio di Giuda, ma a meno che il poliziotto non ritenga di essere il messia, anche in questo caso, non dovrebbe porsi il problema.

E comunque, augurandomi che un paese serio non permetta che venga portata avanti una simile sciocchezza, vorrei dare un consiglio alla ragazza e uno al poliziotto: a lei, che la smettesse di baciare sconosciuti, che prima o poi si beccherà la mononucleosi. E a lui, che la prossima volta si tolga il casco, e si goda il momento.