martedì 2 luglio 2013

Tramonto rosso

L'altra sera la nazionale di calcio spagnola ha subìto una cocente sconfitta contro quella brasiliana. A parte i meriti sportivi sui cui non è mia intenzione disquisire, non avendone voglia né competenza, questo episodio mi porta a riflettere sulla parabola discendente che la Spagna sta vivendo da un po' di tempo a questa parte, e che assomiglia in maniera neppur troppo velata a quella che ha interessato l'Italia (e dalla quale ancora non ci siamo ripresi) negli ultimi anni.
Sembra che la Spagna stia vivendo in differita episodi che hanno visto protagonista l'Italia una ventina di anni fa: è proprio storia degli ultimi mesi la scoperta nel Parlamento spagnolo di un sistema di corruzione e finanziamenti illeciti che ha più di un elemento in comune con la Tangentopoli nostrana. Con la differenza che qui nessuno sta urlando ad una presunta dittatura della magistratura né si sta dichiarando vittima dell'odio personale di qualche giudice. Fino a pochi anni fa la Spagna appariva come la grande promessa europea, soprattutto per noi giovani alla ricerca di prima occupazione: andati via dall'Italia dove si aveva l'impressione di essere arrivati troppo tardi ad uno spettacolo già cominciato, anzi sul punto di finire, siamo sbarcati qui con mille speranze e altrettante possibilità. Senza sospettare neanche lontanamente che quello che ci eravamo lasciati alle spalle in Italia ce lo saremmo ritrovati nella nostra nazione adottiva solo più tardi. E l'episodio dell'altra sera allo stadio Maracanà sarà stato anche una sfortunata coincidenza, ma l'ho visto ben inserito in un generale panorama di involuzione e di regressione di una nazione che fino a poco tempo fa cavalcava la cresta dell'onda economica e sembrava destinata ad una grande crescita e ad una prospera stabilità. Ma purtroppo quando manca il fondamentale elemento di coesione di una società -ossia il lavoro- questa è destinata inevitabilmente a deteriorarsi e disgregarsi, e attualmente è innegabile che la Spagna sia al tramonto di un'epoca che sembrava d'oro. Ma se è vero che "rosso di sera"....allora speriamo che sia di buon auspicio per un futuro migliore.

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